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I 7 principi dell’Universal Design: le persone al centro del progetto

Progettare spazi a misura di persone è uno dei principi fondamentali della nostra mission. Vogliamo che le nostre realizzazioni siano belle, funzionali e piacevoli non per una categoria di persone piuttosto che un’altra, ma per tutti. Ecco perché i principi della progettazione inclusiva o Universal Design sono un punto di riferimento irrinunciabile nel nostro lavoro quotidiano. Uno spazio di lavoro inclusivo, infatti, non è solo più ricco dal punto di vista umano. Ma anche più efficiente, innovativo, produttivo. Esattamente il tipo di luogo di lavoro a cui pensiamo quando parliamo di Italian Smart Office.

 

Alle origini dell’Universal Design

Il primo ad utilizzare il termine “Universal Design” – l’architetto Ronald L. Mace della North Carolina State University – intendeva un’idea di progettazioni di spazi belli e fruibili da chiunque, indipendentemente dall’età, dalle capacità fisiche e dalla condizione sociale. All’origine dell’idea di progettazione inclusiva, quindi, non c’è la semplice eliminazione di barriere architettoniche. «Il focus non è sulla disabilità» sottolinea Mace. Design for all significa invece pensare spazi e oggetti adeguati al maggior numero di persone, che non discriminano in base a specifiche caratteristiche individuali.

Italian Smart Office: l’ufficio inclusivo

Visto da questo punto di vista, il concetto di Universal Design ha molto in comune con la nostra idea di Italian Smart Office: uno spazio di lavoro in cui l’estetica non prescinde dal dare risposte alle effettive necessità delle persone che vivono e lavorano in un posto di lavoro. Necessità che vanno oltre la semplice mobilità ed usabilità. Il nostro Italian Smart Office vuole rispondere anche ad altri, essenziali, bisogni dell’essere umano: quelli di bellezza, di benessere e – per quanto possibile – di felicità. È chiaro che per realizzare questa nostra visione dobbiamo andare oltre il semplice concetto di accessibilità.

Principi dell’Universal Design

Progettare per tutti richiede un approccio mentale che va ben oltre la semplice attenzione alle barriere architettoniche. A livello internazionale vengono riconosciuti sette principi alla base della progettazione inclusiva (che valgono tanto per gli edifici e gli spazi quanto per gli oggetti, i software, ecc.). L’Universal Design è:

  1. Equo. Non discrimina: mira ad essere utile e piacevole per tutti gli utenti.
  2. Flessibile. Si adatta alle necessità e preferenze del maggior numero di persone.
  3. Semplice. Elimina complessità inutili ed è coerente con le aspettative degli utenti.
  4. Percettibile. Comunica in modo efficace, considerando tutte le limitazioni sensoriali.
  5. Tollerante all’errore. Riduce i rischi e le conseguenze di azioni accidentali.
  6. Fruibile. Consente un uso efficace con il minimo sforzo da parte delle persone.
  7. Accessibile. Può essere utilizzato da utenti con diversa mobilità o postura.

Includere per crescere

Progettare spazi di lavoro accessibili a persone con caratteristiche e necessità diverse non è solo un principio etico astratto. Significa anche mettere i nostri clienti nella condizione di esprimere al massimo il potenziale delle loro organizzazioni. L’inclusività, infatti, stimola la creatività ed è correlata a performance economiche migliori. Secondo la Harvard Business Review, le aziende più inclusive e ricche di diversità hanno maggiori ricavi da innovazione (+19%) e marginalità EBIT (+9%).


Collaborative room

I principi dell’Universal Design sono alla base del nostro Collaborative Room, perché il maggior numero di persone avessero a disposizione un luogo di lavoro, incontro e collaborazione performante e accessibile. L’ingresso non è ostacolato da barriere architettoniche e lo spazio interno permette una movimentazione agevole. L’illuminazione regolabile si adatta alle capacità visive delle persone e garantiscono i 500 lux di luminosità media sul piano di lavoro. Infine, le pareti sia cieche che vetrate forniscono il giusto comfort e isolamento acustico.

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Scrivanie elevabili

L’attenzione per l’ergonomia ed il benessere del maggior numero possibile di persone, uno dei fondamenti della progettazione inclusiva, rappresenta un vantaggio per tutti. Questo approccio è alla base di tutti i nostri prodotti e progetti, come ad esempio le scrivanie sit-stand. Sono pensate per consentire a ciascun collaboratore di scegliere autonomamente l’altezza ideale del piano di lavoro o anche di cambiare postura durante la giornata, alternando posizione seduta ed eretta. Il tutto sempre in piena sicurezza, grazie al blocco antischiacciamento, e con i comandi e tutte le dotazioni d’ufficio a portata di mano.

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Per un ambiente di lavoro sempre più multi space, accessibile, comodo e piacevole da utilizzare.